Noam Chomsky sulla sua esperienza alla scuola superiore

Era frequentata dai ragazzi orientati a proseguire gli studi all'università, ma era il posto più insulso e ridicolo che avessi mai visto; è stato come precipitare in un buco nero. Per prima cosa, vigeva una competizione estrema tra gli studenti, che è il modo migliore per controllarli. C'era una graduatoria e tutti sapevano sempre esattamente a che livello erano: eri il terzo della classe e dovevi cercare di non diventare il quarto. Queste cose venivano inculcate in vari modi nella testa degli studenti, che dovevano sempre battere gli altri e guardarsi le spalle da chiunque. Tutto ciò però non era affatto necessario ai fini dell'apprendimento e io lo sapevo perché venivo da un'esperienza completamente opposta. Ma il ruolo istituzionale della scuola nella società, data la struttura del potere esterno in cui svolge la sua attività, è soprattutto quello di educare all'obbedienza e al conformismo, in modo che gli individui siano più facilmente controllabili e indottrinati. 


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