Gelo

E fissando lo sguardo nel mattatoio attraverso la porta spalancata disse: «Ecco là dentro Lei può vedere chiaramente le carni squartate, spaccate a colpi d’ascia. Naturalmente c’è ancora l’urlo, naturalmente! Tendendo l’orecchio Lei potrà ancora udire l’urlo! Lei continuerà a udire l’urlo, benché lo strumento che lo emetteva sia morto, da tempo spaccato, strappato, reciso. La corda vocale è già stata macellata ma l’urlo permane! È un fenomeno prodigioso constatare che la corda vocale è già stata strappata, spaccata, recisa, mentre l’urlo permane! Che continui ad esserci l’urlo. Anche quando tutte le corde vocali saranno state spaccate e recise, quando saranno morte tutte le corde vocali del mondo, tutte le corde vocali di tutti i mondi e tutte le possibilità di immaginarle, tutte le corde vocali di tutte le esistenze, ci sarà ancora l’urlo, continuerà ad esserci l’urlo, l’urlo non può venir squarciato, non può venir reciso, l’urlo è la sola cosa eterna, l’unico infinito,la sola cosa inestinguibile, la sola cosa sempiterna.

 (Thomas Bernhard, Gelo)

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