Italiani brava gente?

ITALIANI BRAVA GENTE? GLI ITALIANI SONO TRA I NUOVI MOSTRI DELLO SFRUTTAMENTO SESSUALE MINORILE

Lo sfruttamento sessuale minorile (sigla internazionale CSEC - Commercial sexual exploitation of children) costituisce una forma di coercizione e violenza contro bambini e minorenni in genere, una forma contemporanea di schiavitù lavorativa a fini commerciali sessuali: la dichiarazione del Congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale minorile, tenutosi a Stoccolma nel 1996 ha definito la CSEC come l'abuso sessuale da parte dell'adulto e remunerazione in denaro o in natura al minore o ad una terza persona. Il minore viene trattato come oggetto sessuale e al contempo anche come oggetto commerciale.

Lo sfruttamento sessuale minorile comprende prostituzione minorile, pornografia infantile, turismo sessuale minorile e tutte quelle altre forme di “sesso transazionale” in cui il minorenne s'impegna in attività sessuali per veder soddisfatti alcuni dei suoi bisogni fondamentali, tra cui cibo, riparo, sicurezza e acceso all'istruzione; esso comprende anche le forme di sesso commerciale in cui l'abuso sui minorinon viene segnalato dai membri della famiglia a causa di benefici che gliene derivano.

(…) Quali sono i paesi di provenienza degli sfruttatori sessuali? Forse non sapete che l'Italia è tra i paesi con il maggior numero di turisti sessuali: il numero di pedofili italiani che ogni anno si mette in viaggio per fare sesso con un minore si attesta sugli 80.000. Gli altri paesi con cui condividiamo questa piaga sono la Francia, la Cina, il Giappone, il Regno Unito e la Germania.

Uno studio di Ecpat Italia, contenuto nel Global study di Ecpat Internatonal (End child prositution in asian tourism) e frutto di due anni di ricerca condotta sul campo tra il 2015 e il 2016, ha stimato che i turisti sessuali italiani siano circa 80 mila, la quasi totalità uomini. La loro età è compresa tra i 20 e i 40 anni, con un’età media che non supera i 27 anni. I Paesi maggiormente visitati sono quelli in cui povertà e corruzione facilitano la pratica. Le mete più gettonate sono infatti il Brasile, la Repubblica Dominicana, la Colombia, la Thailandia e la Cambogia. Certe aree geografiche risultano così battute dai nostri concittadini che, come testimonia la presidente di Mete Onlus: “In alcune strade dell’Africa non è difficile trovare sulla strada cartelli che intimano di non toccare i bambini, scritti in italiano”.

Italiani brava gente?

Fabio Casalini

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