Guida il tuo carro sulle ossa dei morti

Questo cinghiale è solo uno, continuai, ma quell’alluvione di carne macellata che cade quotidianamente sulle città come un’apocalittica pioggia senza fine? Quella pioggia annuncia massacri, malattie, la follia collettiva, l’eclisse e l’inquinamento della Mente, perché nessun cuore umano è in grado di sopportare tanto dolore. Tutta la complicata psiche umana si è sviluppata per non consentire all’Uomo di comprendere ciò che vede veramente. Perché la verità non lo raggiunga, avviluppata nelle illusioni, nelle chiacchiere vuote, Il mondo è un carcere pieno di sofferenza, costruito in modo tale che per sopravvivere bisogna procurare dolore agli altri. Avete sentito? Ma che mondo è questo? Il corpo di qualcuno convertito in scarpe, in polpette, in wurstel, in uno scendiletto, in un brodo di ossa da bere… Le scarpe, i divani, la borsa da spalla fatta con il ventre di qualcuno, riscaldarsi con la pelliccia altrui, mangiare il corpo di qualcuno, tagliarlo a fette e friggerlo nell’olio… Ma è possibile che avvenga davvero questo orrore, questa ecatombe, crudele, insensibile, meccanica, senza alcun rimorso di coscienza, senza la più piccola riflessione che invece si concede generosamente a raffinate filosofie e teologie? Che mondo è quello in cui è norma uccidere e causare dolore? Forse non siamo del tutto a posto?

(Tratto da "Guida il tuo carro sulle ossa dei morti" di Olga Tokarczuk, Nobel per la letteratura, scrittrice polacca, attivista politica antisovranista, femminista e antispecista)

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