La colpa è di Proust

Nei casi più gravi le allergie producono l’asma. Anche in questi malati c’è un’alta percentuale di psicosomatismo, cioè di malafede, ma l’asma è una vera malattia e io devo curarla, è il mio lavoro. Con le allergie bisogna andare a caccia delle cause come un poliziotto. Per esempio ho notato che molto spesso l’asma colpisce degli intellettuali frustrati, spesso si tratta di aspiranti scrittori o scrittori senza successo. Mi sono domandato che cosa c’era sotto e finalmente ho capito. C’era sotto Proust. Tutti sanno che Proust era malato di asma e che è morto piuttosto giovane a causa dell’asma. Credo che molti degli intellettuali frustrati che hanno l’asma vorrebbero essere Proust. In questi casi procedo con molta cautela, giro intorno all’argomento e alla fine pronuncio improvvisamente quel nome. Il mio interlocutore di solito ha un sussulto, ma cerca di dominarsi. Io lo osservo con attenzione senza che lui se ne accorga e finalmente affronto l’argomento e gli dico lasci perdere Proust per piacere, lo lasci stare dove sta e si legga altre cose. Oltre al resto, dico, è uno scrittore molto prolisso e molto noioso che impiega dieci pagine per dire quello che potrebbe dire in dieci righe. Per poter sostenere i miei argomenti ho dovuto leggere tutti i libri di Proust, che sono lunghissimi. Purtroppo li ho trovati molto belli, ma questo non posso dirlo ai miei pazienti, devo cercare di convincerli che è un cattivo scrittore. 

 Luigi Malerba, Testa d’argento, Mondadori 1988

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