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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

FramMenti

Calma perfetta, poi un mormorio, un nome, un nome mormorato, nel dubbio, nella paura, nell'amore, nella paura, nel dubbio, vento d'inverno fra i rami scuri, mare freddo tranquillo che si sbianca che sussurra alla spiaggia, che striscia, s'affretta, si gonfia, si placa, muore, dal nulla venuto, al nulla ritornato.  (Samuel Beckett, Watt) 

Eccidio di Avola

VOLEVANO SOLO POCHE CENTINAIA DI LIRE IN PIÙ I BRACCIANTI CHE SCIOPERAVANO INSIEME ALL’INTERO PAESE, MA LA POLIZIA, Il 2 DICEMBRE DEL 1968, LI PRESE A MITRAGLIATE. STORIA DELL’ECCIDIO DI AVOLA   Correva l’anno 1968, l’anno dei movimenti giovanili, delle occupazioni, delle lotte studentesche, ma anche dell’eccidio di Avola. Il 2 dicembre in questa città siciliana, nota per le mandorle e gli ortaggi, era in corso uno sciopero generale promosso dal movimento bracciantile. Gli obiettivi erano ottenere l’abolizione delle gabbie salariali dentro la stessa provincia ( i lavoratori di Avola erano pagati meno di quelli di altre zone), combattere il caporalato e ottenere 300 lire di aumento. Obiettivi legittimi per chi, con il proprio lavoro, faticava a vivere mentre i latifondisti locali e la criminalità si arricchivano grazie ai prodotti della terra. Gli agrari avevano risposto alle rivendicazioni decidendo di rifiutare anche solo un incontro con le sigle sindacali e così i lavoratori abbandon

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