La spina del fianco
Forse la solitudine è solo un pensiero raffinato. Uno sgorgo d’acqua gelida, che bacia un fiume di lava fumante. Forse la solitudine è solo un’invenzione degli uomini soli. Un dramma che si consuma dentro di essi, e non si apre agli altri. Forse la solitudine è uno stile di vita. Come il buddismo. Come la poesia. Come le Catene. Soffi di vento guidati dall’odio, cere di uomini storici sempre morti. Fili di miele appassiti, che contraggono e poi castigano. Lacci di scarpe consumate, che diventano sgambetto. Corde emostatiche che bloccano il cuore. Tracce di sangue e di nasi rotti, di sentimenti tumefatti. Cime di navi mai salpate, nodi di addii e di amori, mai iniziati. Non c’è storia e non c’è gloria. Non c’è dramma. Non c’è dolore, per gli uomini soli. Non c’è neanche il pensiero di un salto un po’ più in là, neppure il ricordo di un sogno. C’è solo un sorrisetto beffardo e malinconico. C’è solo autocommiserazione. Gabriel guardava il mare notturno e sbatteva gli oc...