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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

FramMenti

Che cosa è un libro? Una successione di piccoli segni. Niente di più. Tocca al lettore trarne da se stesso le forme, i colori e i sentimenti ai quali corrispondono quei segni. Da lui dipenderà che il libro sia insulso o brillante, ardente o indifferente. — Anatole France

Carmen Yanez

Ignoranti della luce che circondava l’innocenza  eravamo così felici amore mio, con il calore delle nostre mani unite attraversando tutte le strade e ridendo degli ostacoli di pietra o grandine che volevano fermare quella nostra corsa irresponsabile di felicità. Eravamo così felici e non ci accorgevamo della dimensione della vita. Dell’invisibile minaccia, dell’ombra lunga della paura, noi non sapevamo nulla, insolenti. Amandoci con previsioni di futuro. Ora non arrivo a pensare oltre il domani quando aspetto la prova della tua vita per bocca d’altri.

FramMenti

Ho un debole per le persone che hanno cicatrici nascoste dietro un sorriso, per chi apre le braccia al futuro pur avendo conti in sospeso con il passato… per chi avrebbe il diritto di urlare contro e invece sussurra serenità. Ho un debole per gli animi rotti ma portatori sani di positività.  Michelangelo Da Pisa

Caramelle ripiene

Quando andavo alle elementari, si era diffusa la leggenda metropolitana che, di fronte alle scuole, si radunassero degli spacciatori per offrire ai bambini delle caramelle ripiene di una non meglio precisata “droga”. Ovviamente di quale droga si trattasse non lo sapeva nessuno, ma questa eventualità terrorizzava moltissimi genitori dei bambini della mia generazione. Ma perché degli spacciatori avrebbero scelto di perdere soldi e, anziché venderla, avrebbero deciso di regalare la loro droga di fronte alle scuole? Le spiegazioni erano due, di solito: secondo alcuni, le caramelle ripiene di droga servivano a rendere tossicodipendenti i bambini e ad ampliare il mercato degli stupefacenti (una sorta di “investimento sul futuro”, insomma), secondo altri gli spacciatori sarebbero stati, in realtà, dei rapitori o dei pedofili, che drogavano i bambini e li portavano via. Ovviamente, se ci si pensa giusto un attimo, entrambe le spiegazioni non hanno alcun senso. Nel primo caso perché nessun bamb

FramMenti

Non esistono uomini pigri. Esistono divani troppo comodi. -- cit.

Nei manicomi c'erano solo i poveri

 Franco Basaglia  moriva a Venezia  42 anni fa il 29 Agosto 1980:  Antifascista, Partigiano, Comunista.    „…l'istituzione manicomiale ha in sé, nel suo carattere violento coercitivo discriminante, una più nascosta funzione sociale e politica: il malato mentale, ricoverato e distrutto nei nostri manicomi, non si rivela soltanto l'oggetto della violenza di un'istituzione deputata a difendere i sani dalla follia; né soltanto l'oggetto della violenza di una società che rifiuta la malattia mentale; ma è insieme, il povero, il diseredato che, proprio in quanto privo di forza contrattuale da opporre a queste violenze, cade definitivamente in balia dell'istituto deputato a controllarlo. Di fronte a questa presa di coscienza, ogni discorso puramente tecnico si ferma. Che significato può avere costruire una nuova ideologia scientifica in campo psichiatrico se, esaminando la malattia, si continua a cozzare contro il carattere classista della scienza che dovrebbe studiarla e g

FramMenti

Il vero problema di un problema è quando conosci la soluzione ma non puoi permettertela. — Diego De Silva

Quando i Tupamaros fuggirono dal tunnel di Kropotkin

Una notte di dodici anni fa... Il sei settembre del 1971, è una bella giornata di sole e nel carcere di Punta Carretas regna quella calma apparente che sempre annuncia che qualcosa di grosso sta per accadere. Infatti, quando i secondini fanno rientrare nelle loro celle i detenuti, si accorgono che ne mancano ben centoundici.Centosei tupamaros, Raul Sendic compreso, che dei guerriglieri è il capo riconosciuto e un'intera 'batteria' di rapinatori di banche, quella del Negro Vinas, un 'atracador' che si è politicizzato in carcere. I poliziotti che risalirono il tunnel, attraverso il quale i tupamaros erano fuggiti, trovarono un biglietto con sopra scritto: 'Oggi come ieri, in lotta per la libertà'. I guerriglieri erano infatti scappati usando in gran parte il tunnel che quaranta anni prima Roscigna e un gruppo di Anarchici avevano scavato. Secondo il dirigente dell'organizzazione e oggi senatore in Uruguay, Eleuterio Fernández Huidobro, la nasc

FramMenti

Ci sono pensieri che hanno i denti. Che a pensarli fanno male. Ci sono pensieri che cerchi di non pensare mai, perché una volta pensati niente è più come prima. Ci sono pensieri che hanno i denti e quando li pensi cominciano a mangiarti. — Barbara Garlaschelli

Il Brasile del governo Bolsonaro sospende le azioni per la protezione della Amazzonia

Il Ministero dell'Ambiente del Governo del Brasile ha annunciato di sospendere tutte le operazioni per combattere sia la deforestazione illegale in Amazzonia che gli incendi dell'area del Pantanal per mancanza di fondi. "A partire dal 31 agosto, tutte le operazioni per combattere la deforestazione illegale in Amazzonia, così come tutte le operazioni per combattere gli incendi nel Pantanal e in altre regioni del paese, saranno interrotte", ha riferito il ministero con un comunicato. Il ministero ha altresì precisato che il blocco, di circa 60 milioni di reais (oltre 11 milioni di dollari), è dovuto ad una decisione della segreteria del governo. In origine, queste risorse erano state assegnate all'Istituto brasiliano per l'ambiente e le risorse naturali rinnovabili (Ibama) e all'Istituto Chico Mendes per la conservazione della biodiversità (ICMBio), un ente ambientale del governo. Alle accuse, il vice presidente del Brasile, Hamilton Mourao,

FramMenti

Non importa se vai avanti piano, l’importante è che non ti fermi. Confucio

Dalla Cina

Nel 1965 Mao aveva diretto un attacco fulminante contro il Ministero della sanità, definito “dicastero per la salute dei signori di città.” “La protezione della salute,” aveva detto il presidente, “che significa? Questa frase si riduce a pure chiacchiere se si lasciano da parte 350 milioni di contadini cinesi.” Egli considerava, in conclusione, che su 500 milioni di popolazione contadina, ve ne erano 350 che non avevano un modo diretto di utilizzare la protezione sanitaria e le cure mediche nelle campagne. Da millenni, dicono i cinesi, le classi sfruttatrici hanno fatto della medicina una proprietà privata. La direttiva che Mao lancia è drastica: “imperniare il lavoro medico e sanitario nelle regioni rurali, spostare il centro della sanità dalle città alle campagne.” È un passo rivoluzionario di portata enorme. Esso conta su alcuni punti fermi: a) la rivoluzionalizzazione nella sovrastruttura dei medici; b) un movimento sanitario di massa che abbia non soltanto nei dottori, ma nei sol

FramMenti

Perché non esistono scorciatoie a nulla: non certo alla salute, non alla felicità o alla saggezza. Niente di tutto questo può essere istantaneo. Ognuno deve cercare a modo suo, ognuno deve fare il proprio cammino, perché uno stesso posto può significare cose diverse a seconda di chi lo visita. — Tiziano Terzani

Aleksandr Blok

Ero tutto brandelli variopinti, bianco,  rosso, con una brutta maschera. Ridevo e mi torcevo sui crocicchi, e raccontavo favole scherzose. Sgomitolavo prolisse leggende in modo lento, slegato e sonoro su vecchi e su contrade senza nome, su una ragazza dagli occhi di bimba. Qualcuno ridacchiava scioccamente, a lungo, ma qualcuno si affliggeva. E quando all’improvviso mi smarrivo, dalla folla si alzava il grido: «Basta!»

FramMenti

Le persone raramente fanno quello in cui credono. Fanno ciò che conviene, e poi se ne pentono. — Bob Dylan

Ripulire il mare dove nessuno osa arrivare: negli abissi

Negli abissi discariche abusive e cimiteri di automobili: il progetto italiano per ripulire il fondo del mare dai rifiuti  Il progetto Abiss Cleanup, appena nato, ha una grande ambizione: scovare i rifiuti nei luoghi sommersi più difficili e, con l’autorizzazione delle Istituzioni e l’ausilio di nuove tecnologie, tentare delle possibili bonifiche. “Sentiamo spesso parlare di raccolte di rifiuti sulle spiagge, ma non sentiamo mai, per difficoltà oggettive, di recuperi in profondità, oltre i 500 metri – spiega Igor D’India, documentarista, ideatore di Abyss Cleanup – eppure gli abissi non sono affatto immuni dall’inquinamento dell’uomo, anzi, studi recenti hanno dimostrato che proprio a migliaia di metri dalla superficie del mare, come nei canyon sottomarini, i rifiuti abbondino”. Secondo quanto rilevato dall’Igag-Cnr (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e dall’Università La Sapienza di Roma, nel canyon dello stretto di Mes

FramMenti

Mi sono resa conto di stare davvero male, quando mi hanno detto ‘non essere triste, pensa a qualcosa di bello’ ed io non sapevo a che pensare... — Comepezzidipuzzleincompatibili

Heinrich Böll - Opinioni di un clown

Era già buio quando arrivai a Bonn. Feci uno sforzo per non dare al mio arrivo quel ritmo di automaticità che si è venuto a creare in cinque anni di continuo viaggiare: scendere le scale della stazione, risalire altre scale, deporre la borsa da viaggio, levare il biglietto dalla tasca del soprabito, consegnare il biglietto, dirigersi verso l'edicola dei giornali, comprare le edizioni della sera, uscire, far cenno a un tassì. Per cinque anni quasi ogni giorno sono partito da qualche luogo, la mattina ho disceso e salito scale di stazioni, il pomeriggio ho disceso e risalito scale di stazioni, ho chiamato un tassì, ho cercato la moneta nella tasca della giacca per pagare la corsa, ho comperato giornali della sera alle edicole e, in un angolo riposto del mio io, ho gustato la scioltezza perfettamente studiata di questo automatismo. Da quando Maria mi ha lasciato per sposare Züpfner, quel cattolico, il ritmo è diventato ancor più meccanico, senza perdere in scioltezza. Cit. da Opinio

FramMenti

La sintonia fra due persone si misura in quante spiegazioni non si ha bisogno di dare.

Dalla terra dove i sorrisi non tramontano mai

di Franco Cascianelli India, ottobre 2004 Ciao cari Amici, eccomi ritornato in questa terra che tanto spazio ha preso ormai nella mia vita e nel mio cuore. Sono arrivato all’aeroporto di Delhi alle 4.45 dei mattino, e dopo circa un’ora per le solite formalità doganali mi sono diretto verso l’uscita. Quell’uscita tanto drammatica nel mio viaggio precedente stavolta sono riuscito a viverla con la spontaneità di chi si sente inserito in un ambiente e non lo teme, perché è stato come inoltrarmi in una beatitudine che non provavo più da tempo, lasciandomi alle spalle l’Occidente per essere benedetto dall’odore dell’India. Non è come il viaggio precedente, stavolta l’India mi aspetta. Il caos è ancora più frenetico di quello che mi ricordavo, ma i miei sensi godono della pace interiore che l’India riesce sempre a donarmi, tanto che mi sento come cullato in una specie di piacevole torpore. A svegliarmi è l’assalto affettuoso dei miei amici tibetani, che nel vedermi già lì s

FramMenti

Ma chiunque abbia avuto un dolore così grande da piangerci fino a non avere più lacrime, sa bene che a un certo momento si arriva a una specie di tranquilla malinconia, una sorta di calma, quasi la certezza che non succederà più nulla. — C. S. Lewis, Le cronache di Narnia - Il leone, la strega e l’armadio

Elogio dell'imbecille

La persona scontenta, incattivita, aggressiva la si può placare con un po’ di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l’imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesato, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell’ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità. — Pino Aprile, Elogio dell'imbecille: Gli intelligenti hanno fatto il mondo, gli stupidi ci vivono alla grande.

FramMenti

Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi? — Vincent Van Gogh

Ricordo di una battaglia

I ricordi sono ancora là, nascosti nel grigio gomitolo del cervello, nell'umido letto di sabbia che si deposita nel fondo del torrente dei pensieri: se è vero che ogni grano di questa sabbia mentale conserva un momento della vita fissato in modo che non si possa più cancellare ma seppellito da miliardi e miliardi d'altri granelli. Sto cercando di riportare alla superficie una giornata, una mattina, un'ora tra il buio e la luce all'aprirsi di quella giornata. Da anni non ho più smosso questi ricordi, rintanati come anguille nelle pozze della memoria. — Italo Calvino

FramMenti

Il destino non è questione di fortuna, ma è questione di scelte. Non è qualcosa che va aspettato, ma piuttosto qualcosa che va raggiunto. — William Jennings Bryan

Silvia Bre

Forse non affioro in questo suono, ciò che sono vuole entrare nel paesaggio, l’occhio trasuda desiderio – come è sola la vista. Dal tempo dove tutto muore sale l’immagine una misericordia. La colpa è rimanere in me senza volere appesa a una corda vocale a rapire un’orma vederla passare nell’attimo, chiamarla fare senza.

FramMenti

Perché ti stupisci se viaggiare non ti serve? Porti in giro te stesso. Ti perseguitano i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire. — Seneca

Orso Teobaldo Felice Orsini, 1819-1858

«Sino a che l’Italia non sarà indipendente, la tranquillità dell’Europa e quella Vostra non saranno che una chimera. Vostra Maestà non respinga il voto supremo d’un patriota sulla via del patibolo: liberi la mia patria e le benedizioni di 25 milioni di cittadini la seguiranno dovunque e per sempre.» O.T.F. Orsini Orsini nacque nel 1819 a Meldola, figlio di Giacomo Andrea Orsini e Francesca Ricci in giovane età venne affidato alle cure dello zio paterno Orso Orsini, a Imola; all'età di sedici anni Felice si rese responsabile dell’uccisione del cuoco di famiglia a cui era stata affidata la sua sorveglianza, fuggì immediatamente dopo il fatto e venne accusato di omicidio. Grazie all'amicizia dello zio con il vescovo di Imola Mastai Ferretti (futuro Papa Pio IX) i giudici che inizialmente lo accusarono di aver sparato volontariamente al cuoco, credettero alla versione di un colpo di pistola partito accidentalmente, fu così che il reato venne derubricato in omicidio colposo c

FramMenti

Ci sono fra i ricordi d’ogni uomo, cose che non si raccontano a tutti, ma appena agli amici. Ce ne sono altre che neanche agli amici si raccontano, ma appena a se stessi, e per di più sotto suggello di segreto. Ce ne sono, infine, altre ancora che persino a se stessi si ha paura di raccontare, e di tali ricordi ogni uomo, anche ammodo, ne mette insieme parecchi. — Fëdor Dostoevskij

Jack London - Martin Eden

Uno dei due fece girare più volte la chiave nella serratura e poi entrò, seguito da un ragazzo che si tolse goffamente il berretto. Indossava abiti rozzi, dal forte odore di salsedine, ed era palesemente fuori posto nell'ampio atrio in cui si era ritrovato. Non sapeva cosa fare del berretto e stava cercando di infilarselo in una delle tasche della giacca, quando l'altro glielo prese. Il gesto fu calmo e naturale e il ragazzo goffo lo apprezzò. Lui mi capisce, pensò. Mi darà una mano. Il ragazzo camminava alle calcagna dell'altro oscillando le spalle, mentre le sue gambe si allargavano involontariamente, come se il pavimento si sollevasse e si abbassasse seguendo il gonfiarsi e il riaffondare delle onde del mare. Cit. da Martin Eden ‐ Incipit

FramMenti

Le domande non sono mai indiscrete. Lo sono, talvolta, le risposte.  Oscar Wilde

Stoner

Aliena al mondo, era costretta a vivere dove non poteva sentirsi a casa; avida di tenerezza e quiete, doveva cibarsi di indifferenza, insensibilità e rumore. Un'indole che, anche nel luogo estraneo e ostile in cui era costretta a vivere, non aveva la ferocia necessaria per combattere le forze brutali che la contrastavano e non poteva che ritrarsi delicatamente nel silenzio e lì farsi piccola piccola, restare immobile ed essere dimenticata. — John Edward Williams

FramMenti

Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste. — Diego De Silva

Tra tenebre e sole

di Sergio Marconi Ogni storia d'amore è un romanzo Melany, raggiunta la sua auto, solleva gli occhi ancora umidi di lacrime di amore fraterno per salutare con un sorriso luminoso la sorella che la guarda dalla finestra. A volte nemmeno il rapporto tra due innamorati ha la dolcezza che caratterizza quello tra Giada e Melany. Probabilmente ciò che provano è una delle forme d’amore più elevate, profonde e sincere, per questo Melany ha la gioia nel sangue, la vita nel cuore. A ogni pulsazione rivede ora l’immagine di Giada e dei suoi bimbi, ora della madre, ora del padre, ora delle sue amiche più care e fidate. Manca l’immagine di Stefano all’appello, anzi, le appare di sfuggita e per un attimo è come se l’orologio del suo cuore smettesse di scandire amore. Ecco che le torna in mente Mysterio. Anche con lui deve fare i conti. Con la sorella non ne ha fatto minimamente menzione, come mai? Eppure la famosa analisi di Giada le sarebbe stata sicuramente di aiuto. Magari

FramMenti

Le persone migliori non sono quelle che tornano indietro. Le persone migliori non partono mai. — Francesco Roversi

Roberto Pazzi

Non so mai come ti chiami,hai un nome diverso ogni volta mi confondi e mi fai credere d’essere una nuova presenza, un’altra cautela con cui ti nascondi per salvare i miei sensi lenti a riconoscerti rapidi ad amarti. Subito mi dico che è per sempre per sempre, poi mi gioco l’eternità di quei pochi minuti dei miei sensi e capisco che sei ancora tu ed io sono di nuovo io. Una di queste notti mi ucciderà non capire subito chi sei, la mia lentezza s’aggrava è senza speranza

FramMenti

Vedi, a me non interessa sentirmi intelligente ascoltando dei cretini che parlano… Preferisco sentirmi cretino ascoltando una persona eccelsa che parla. — Franco Battiato

La triste storia di Justin Fashanu

LA TRISTE STORIA DI JUSTIN FASHANU, IL PRIMO CALCIATORE AD AVERE IL CORAGGIO DI DICHIARASI OMOSESSUALE Madre guyanese, padre nigeriano, Justin Fashanu nasce a Londra il 19 febbraio 1961. Quando i suoi si separano finisce col fratello John prima in un orfanotrofio e poi dai coniugi Jackson, a Norfolk. I due bambini, di sei e cinque anni e vanno pazzi per il calcio; Justin è un talento di quelli veri. A diciassette anni firma il primo contratto da professionista, l'anno dopo si conquista il posto da titolare nel Norwich City. Segnerà 39 gol in 103 presenze con i Canaries. Dopo tre anni il Nottingham Forest lo porta via sborsando la cifra record - per un giocatore di colore - di un milione di sterline. Fashanu ha appena vent'anni e sembra che la sua scalata verso la gloria non possa più terminare. E invece è l'inizio della fine. Si perché Justin ha un segreto. Un segreto che nel mondo del calcio ti costa un marchio indelebile e un trattamento da appestato: Justin è om

FramMenti

Il modo migliore per descrivere una storia è raccontarla. È chiaro? La si descrive, a sé stessi o al mondo, raccontandola. Raccontare è un atto compensatorio, un sogno. Quanto più è dettagliata la mappa, tanto più assomiglia al territorio. La mappa più accurata possibile diventa il territorio, quindi perfettamente dettagliata e perfettamente superflua. Il racconto è la mappa che è il territorio. Non bisogna dimenticarlo. — Dal taccuino del signor Ibis. (Neil Gaiman, American Gods; 2001)

Vite intrecciate

di Lucia Manolescu Sono Ada Stani, una donna come tante altre, e in questo momento vivo a Roma, in Italia. Non sono sempre vissuta qui. Sono nata in Romania, a Bucarest, nel lontano 1963, ed ero la figlia di Carol e Lidia Stani. Lei, una giornalista, lui, un avvocato. Le possibilità finanziarie dei miei genitori ci davano l'opportunità di possedere una splendida villa nel quartiere più esclusivo di Bucarest: piazza dell'Università. Il nostro giardino, grande circa mille metri quadri, era pieno di bellissimi fiori e di alberi da frutto; ogni anno mio padre raccoglieva la frutta e ne regalava tanta anche ai nostri vicini. Da noi con la frutta si faceva il vino, e siccome ce n'era in abbondanza ed era un peccato buttarla via, quando cominciava a cadere a terra mio padre la regalava, contento di ricevere come ringraziamento qualche bottiglia di vino. Era considerato uno scambio di gentilezze e di amicizia, e a lui faceva piacere. Noi, i ragazzi del quartiere, ci conosce

FramMenti

Teorema: la somma di quante volte un cd suona nel tuo lettore musicale è uguale alla somma di quanto il disco ti piace. io/me

Eroi

  Noi dobbiamo cessare di attendere in ogni occasione l'uomo provvidenziale: ci dobbiamo convincere che quest'uomo provvidenziale è in tutti, e dobbiamo considerare gli altri uomini non già come il mezzo, ma come lo scopo. L'uomo provvidenziale non esiste: e se a un uomo è dato di far più che agli altri, non bisogna nemmeno esagerare ciò che un uomo può. Quei grandi politici o finanzieri che noi invidiamo spesso agli altri, se si potessero trasportare da noi non farebbero se non ciò che i nostri fanno: infatti essi sono grandi perché imperniano movimenti che in realtà esistono. Questa contemplazione buddistica, per cui in ogni partito ci asteniamo da ogni opera attiva di bene e aspettiamo che venga l'uomo forte, l'uomo provvidenziale, è quanto di più dissolvente si possa immaginare, ed è il risultato della nostra concezione eroica della storia. Le società umane in tanto valgono in quanto valgono non alcuni uomini, ma tutti gli uomini che le compongono. I popoli che

FramMenti

Se un giorno alla gente venisse voglia di vivere allora il fato dovrà rispondere e la notte dovrà aprirsi e le catene spezzarsi Chi vivere desidera il corpo non trattiene s’evapora e svanisce nel vasto cielo della vita […] Rifiutare le alte vette, non è vivere per sempre nel fossato? (Abu’l-Qasim Al-Shabbi)

Guardami negli occhi

 Hai aperto la porta della vita e sei volato via, in una notte di fine estate. Mi avevi promesso che saremmo stati insieme per sempre, perché eravamo un unico respiro. Ti avevo promesso che ti avrei tenuto stretto a me, come quel giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta, sotto gli alberi di ulivo. Abbiamo respirato l'aria del mare, dei pini e dei fiori. Le stelle, con te, erano biscotti da gustare. Costruirò una zattera coi ricordi, per incontrarci ogni notte, galleggiando su questo oceano di lacrime.Ricamerò il cielo col sorriso che mi hai lasciato dentro.Custodirò i tuoi biscotti in un barattolo di miele e li annuserò ogni volta che le giornate saranno amare, ma io non potrò accarezzarti.Conserverò il tuo guinzaglio in uno scrigno segreto, e lo aprirò quando avrò voglia di rifugiarmi nell'universo, perché so che tu verrai lì, a cercarmi. La tua zampa nella mia mano per l'eternità, l'odore del tuo pelo nelle mie narici, i tuoi occhi nel mio cuore, scolpiti

FramMenti

Sono innamorato? Sì, poiché sto aspettando. L’altro, invece, non aspetta mai. Talvolta, ho voglia di giocare a quello che non aspetta; cerco allora di tenermi occupato, di arrivare in ritardo; ma a questo gioco io perdo sempre: qualunque cosa io faccia, mi ritrovo sempre sfaccendato, esatto, o per meglio dire in anticipo. La fatale identità dell’innamorato non è altro che: io sono quello che aspetta. — Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso

Diatribe

 Certo è difficile unire e conciliare queste cose, la vigilanza di chi si sente attratto dagli oggetti e la fermezza d'animo di chi rimane indifferente, tuttavia non è impossibile, se no sarebbe impossibile essere felici. È un po' come quando navighiamo. Che cos'è in mio potere? Scegliere il pilota, la ciurma, il giorno, il momento opportuno. Poi scoppia la tempesta. In che più mi riguarda? La parte mia l'ho compiuta. Questo è affare d'un altro, del pilota. Ma oltre a ciò, la nave s'affonda. Che ci posso fare io? Solo quello che è in mio potere posso fare: annegare senza aver timore, senza gridare, senza incolpare Dio, ben sapendo che chi è nato ha da morire. Non sono mica eterno, ma un uomo, parte del tutto, come l'ora è parte della giornata. Devo giungere come l'ora, e come l'ora scomparire. Che m'importa come scompaio, se per annegamento o per febbre? In uno di questi modi devo pur scomparire. Epitteto, Diatribe, V, 9-13

FramMenti

La sofferenza in amore è un vuoto a perdere: nessuno ci può guadagnare, tranne i cantautori che ci fanno le canzoni. Massimo Troisi

Ismail Kadare

Da tempo non ci vediamo e sento come pian - piano ti dimentico come muore il tuo ricordo in me come muoiono i capelli e ogni cosa. Adesso cerco in giù e in su un posto dove lasciarti una strofa o una nota, oppure un brillante dove posarti, baciarti, vederti. E se nessuna tomba ti accetterà troverò una pianura o un oasi di fiori dove posarti dolcemente come polena ovunque, ovunque ti dispenso.. Ingannandoti, ma forse così potrei baciarti andandomene senza ritorno e non si saprà mai né da noi né da altri se la dimenticanza è questa oppure no

FramMenti

Ho scavato nella terra con le mani già sporche d'inchiostro. Ho scavato fino al giusto fondo dove dimorano ora le piccole radici e racchiuso tutto intorno quella terra che era mondo. Le foglie si alzeranno si apriranno verso le nuvole invidiose del loro colore desiderose di andare e stare. A sugo quasi pronto spezzerò qualche gambo e laverò le foglie nell'acqua corrente. L'estate è profumo di basilico e ringhiera. Elena Petrassi,  Il calvario della rosa, Moretti&Vitali 2004

Vi siete mai chiesti cosa significa Abracadabra?

Da bambini avrete certamente sentito questa parola. Non tutti sanno sanno però che deriva dall'aramaico Avrah KaDabra: «io creo quello che dico». Che cosa significa? Che le parole creano la realta. Non c'è pensiero senza parole. E senza pensieri non esistono pensieri critici. Pensate che cinquant'anni fa un ginnasiale conosceva in media 1600 parole; oggi non ne conosce più di 500. È una cosa grave, si domanderanno alcuni? Ecco, ricordate le sirene del mito Ulisse? Con il loro canto seducono i marinai e li spingono a gettarsi in mare. Perché ci riescono? Perché le loro parole sono così persuasive che riescono ad ingannare gli uomini. O ricordate il latinorum di Don Abbondio, il linguaggio forbito dell'Azzeccagarbugli? Tutti questi personaggi hanno una cosa in comune: distraggono, sviano, ingannano. Ma riescono ad avere la meglio sugli altri perché sanno parlare. Quando prendo in mano un giornale o leggo un libro pubblicato recentemente, mi prende proprio una gran rabbia.

FramMenti

Tutte le grandi passioni hanno la disperata necessità di rivelarsi, di raccontare la loro storia. —  Patrick McGrath - Follia

Articolo 36

Nel mondo del lavoro, in troppi casi, non v´è più negoziazione “all´ombra della legge”. Anzi non v'è più negoziazione, perché sempre più spesso si chiede a sindacati e lavoratori di prendere o lasciare un testo predisposto unilateralmente dalla parte più forte. Contratto collettivo e sindacato, i due strumenti che dall´800 hanno cercato di colmare il dislivello di potere tra datore di lavoro e lavoratori, vengono variamente svuotati. La soggettività del lavoratore si perde, e con essa la dignità del lavoro. Se l´efficienza è l´unica bussola, rischiamo di tornare alla “gestione industriale degli uomini”. E la retribuzione non è più ciò che deve assicurare al lavoratore e alla sua famiglia “una esistenza libera e dignitosa”, come vuole l´articolo 36 della Costituzione, ma il prezzo minimo che si spunta sul mercato per vendere un lavoro di nuovo ridotto a pura merce. Dall´esistenza libera e dignitosa si tende a passare ad una sorta di “grado zero” dell´esistenza, alla retribuzione co

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