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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Amuleto

Anche oggi si è rapiti dagli incastri. Hanno gettato gli sguardi con il dubbio del vuoto fra le suole sui marciapiedi della via Larga, nell’amore macilento del tram e i suoi binari. I vestiti mi danno prurito al corpo, ricordano di non scordare le costrizioni, le deiezioni. I vestiti assediano la pelle e non oso scucire un lembo di parola da lanciare all’ora nuda e sconosciuta. Adesso tutti torneranno a casa. Calpesteranno indietro i loro passi e poi si chiuderanno. Silvia Atzori

FramMenti

“Non sapevo in quel momento che era la fine di tante cose. Quando guardo indietro, adesso, da questo alto monte della mia vecchiaia, ancora vedo le donne e i bambini massacrati, ammucchiati e sparsi lungo quel burrone a zig-zag, chiaramente come li vidi coi miei occhi da giovane. E posso vedere che con loro morì un’altra cosa, lassù, sulla neve insanguinata, e rimase sepolta sotto la tormenta. Lassù morì il sogno di un popolo. Era un bel sogno… il cerchio della nazione è rotto e i suoi frammenti sono sparsi. Il cerchio non ha più centro, e l’albero sacro è morto.”    (Alce Nero)

4 ottobre

IL 4 OTTOBRE DEL 1936 I FASCISTI PROVARONO A MARCIARE A LONDRA PROTETTI DALLA POLIZIA, MA VENNERO CACCIATI DALLA FURIA POPOLARE: STORIA DELLA BATTAGLIA DI CABLE STREET L'East End è da sempre una delle aree più cosmopolite di Londra e forse del mondo. Una caratteristica rimasta immutata nonostante siano cambiate le nazionalità che popolano i diversi quartieri. Non stupisce quindi che fu proprio l'East End a sconfiggere il fascismo britannico diversi anni prima della Seconda guerra mondiale. E lo fece con quella che divenne nota come la battaglia di Cable Street. Sir Oswald Mosley, aristocratico e veterano della Grande guerra, fondò nel 1932 la British Union of Fascists, un movimento ispirato dal fascismo italiano ancor più che dal nascente nazismo tedesco. Il partito riuscì ad avere un certo seguito grazie alla crisi sociale ed economica seguita alla Grande Depressione, additando gli immigrati come i principali responsabili dei problemi dei lavoratori inglesi ed assumendo toni s

FramMenti

 Oltretutto, a questo punto della vita, i misteri diventano dei fallimenti della ragione perché uno ha già l’età per capire che nel nostro mondo non ci sono misteri, ma tutto è un mistero insondabile, una matematica fantasmagorica, un meccanismo incomprensibile seppur perfetto: l’algebra del senza perché. I piccoli misteri che ci affascinano o che ci tormentano non sono altro che parodie del grande mistero fondamentale: il mistero sconcertante di vivere in un universo che cerchiamo di interpretare con l’aiuto di una mente che non riesce nemmeno a interpretare se stessa.  Benitez Reyes Felipe - Il Mercato dei Miraggi

3 ottobre

IL 3 OTTOBRE 2013 PERSERO LA VITA 368 MIGRANTI NELLA STRAGE DI LAMPEDUSA. SCAPPAVANO DA GUERRA, FAME E POVERTÁ Venivano quasi tutti dal Corno D’Africa i circa 500 migranti che il 2 ottobre del 2013 vennero fatti confluire su una spiaggia libica per essere caricati con alcuni gommoni su un vecchio peschereccio che doveva portarli verso le coste italiane. Avevano pagato diverse centinaia di dollari, tutto quello che possedevano nella maggior parte dei casi, per fuggire dai propri paesi. Il rischio di essere uccisi, il lungo viaggio nel deserto, la sete, la morte e le violenze dei trafficanti di uomini e alla fine quel viaggio su una carretta del mare. Si sarebbero risparmiati tutto questo se avessero potuto uscire liberamente dal proprio stato di origine, ottenere un visto regolare ed entrare in Europa. Ma tutto questo non era e non è possibile. La grande maggioranza di quei disperati, tra cui molte donne e bambini, veniva dall’Eritrea. Un Paese sconvolto dalla guerra con la vicina Etiop

FramMenti

Se vuoi cambiare il mondo devi iniziare dal tuo paese... Se vuoi cambiare il tuo paese devi iniziare dal tuo villaggio... Se vuoi cambiare il tuo villaggio devi iniziare dalla tua casa... Se vuoi cambiare la tua casa devi iniziare da te stesso... — Proverbio Cinese

Fine agosto

Ogni grande movimento musicale, in fondo è adolescente. Solo dopo, il successo e il mercato lo rendono un oggetto da acquistare; lo fanno invecchiare in fretta e male, lo congelano in un ruolo preciso, un look definito, dalle sonorità prestabilite. Lo fissano, impedendogli di viaggiare ed evolversi. È una rete intessuta di averi che il mondo gli getta addosso per imprigionarlo e stabilizzarlo, in modo da poterlo identificare. Rimbaud lo spiega nella Lettera del veggente: il poeta ascolta l’inaudito e lo rende udibile per l’umanità, ma nel fare questo muore. Anche se, sepolto dalle incrostazioni dei nostri averi, rimane una sorta di santuario in chi ha passato la propria adolescenza impugnando una chitarra, ripetendo ossessivamente il riff iniziale di Smells Like Teen Spirit o baciando la sua prima ragazza dopo aver storpiato con passione Wish You Were Here. Che sensazione di vita, di infinita potenzialità, sperimentano due adolescenti innamorati su una spiaggia: liberi per una notte da

FramMenti

Il sorriso sulla bocca di un uomo è come una lanterna sulla porta di una casa: indica che c’è un’anima dentro... Proverbio giapponese

Spirito

Il nazismo non è nato nel deserto. Lo si sa, ma è sempre necessario ricordarlo. E anche se, lontano da ogni deserto, fosse cresciuto come un fungo nel silenzio di una foresta europea, ciò sarebbe accaduto all’ombra di grandi alberi, protetto dal loro silenzio, o dalla loro indifferenza, ma sul loro stesso suolo. Di questi alberi, che popolano, in Europa, un’immensa foresta nera, non farò un inventario, né conterò le specie. Per delle ragioni essenziali, la loro presentazione non può ridursi a una mera rappresentazione. Nella loro abbondante tassonomia, quelle specie porterebbero nomi di religioni, di filosofie, di regimi politici, di strutture economiche, di istituzioni religiose o accademiche. Insomma, nomi che rimandano a ciò che confusamente si chiama “la cultura” o “il mondo dello spirito”. Jacques Derrida

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