Prima sbadataggine di mamma: mentre fa caricare i bagagli sull’imperiale, si accorge che non ha più il manicotto e grida, con un colpo di scena: “E il mio manicotto?”. E io le rispondo tranquillamente: “So dov’ĆØ e vado a prenderlo”. Lo aveva lasciato nello studio su una panca. Saliamo sulla diligenza, finalmente partiamo. Da parte mia, in un primo momento, ero di pessimo umore per via dei manicotti, delle borse dell’acqua calda, dei copripiedi, dei cappelli da uomo e da donna, dei mantelli, dei cuscini, delle coperte in quantitĆ , dei berretti di ogni foggia, delle scarpe, pantofole imbottite, stivaletti, panieri, marmellate, fagioli, pane, tovaglioli, pollame enorme, cucchiai, forchette, coltelli, forbici, filo, aghi, spille, pettini, vestiti, gonne in quantitĆ , calze di lana, calze di cotone, busti uno sopra l’altro, biscotti, il resto non riesco a ricordarmelo. Ben presto tornai a essere allegro come al solito. Charles Baudelaire