Elisabeth Cocharn

SI FINSE MALATA DI MENTE PER RACCONTARE LE TERRIBILI CONDIZIONI DELLE DONNE IN MANICOMIO. LA STORIA DI ELISABETH COCHARN, CORAGGIOSA GIORNALISTA D’INCHIESTA “Cosa, a parte la tortura, produrrebbe una pazzia più veloce di questo trattamento? (…) Vorrei che i medici esperti che mi condannano per la mia azione, che ha dimostrato la loro capacità di prendere una donna perfettamente sana, di rinchiuderla, di farla sedere dalle sei di mattina alle venti di sera su una panca dura, non permettendole di parlare o di muoversi in alcun modo, senza nulla da leggere, non facendole sapere niente del mondo e di quello che accade, dandole cibo guasto e un trattandola con violenza, vedessero in quanto tempo così si diventa pazzi. In soli due mesi (ogni donna) diventerebbe un caso psichiatrico irrecuperabile.” Elizabeth Jane Cochran era nata intorno alla metà dell’Ottocento in un sobborgo di Pittsburgh. Figlia di un piccolo coltivatore, rimase orfana mentre frequentava il collegio. La mancanza di denaro...